sabato 1 giugno 2013

Enigma, la strana vita di Alan Touring.

"Forse un amico artificiale, con il suo pensiero elementare, potrà capirmi meglio di quanto non abbiano fatto gli esseri umani, distratti da preconcetti, formalità, convenienze sociali che non hanno alcuna necessità logica di esistere” 
Alan Turing 

Mercoledì 26 giugno siamo orgogliosi di ospitare, all'interno della Milano Pride Week, Tuono Pettinato e Francesca Riccioni, gli autori del graphic novel Enigma, che racconta la storia del padre dell'intelligenza artificiale Alan Turing (edito da Rizzoli Lizard), e una mostra di tavole del fumetto.

Genio matematico, considerato l'iniziatore della scienza informatica, Alan Turing fu il crittografo che rese possibile decifrare i codici nazisti durante la seconda guerra mondiale grazie alla sua macchina Enigma. Omosessuale, in seguito alle persecuzioni subite da parte della corona britannica a causa della sua omosessualità, si suicidò mordendo una mela avvelenata a soli 41 anni. 

Nell'Inghilterra degli anni Cinquanta l'omosessualità era considerata un reato di "grave indecenza". Nonostante ciò, come raccontano i due autori in un'intervista
"Alan Turing era coerente col fatto di essere uno scienziato e come tale riconosceva solo i fatti razionalmente giustificabili: solo ciò che sussiste, che è effettivamente così in quanto tale, esiste e non è confutabile. Essere gay per lui è sempre stato un dato di fatto che non ha mai nascosto a nessuno. Per uno scienziato non ci può essere una legge morale che vieta di essere effettivamente ciò che si è: lui era così, la scienza va avanti per assiomi, tutto quello che io vedo e tocco è quello che è, è universalmente riconosciuto, quindi perché se io sono omosessuale non posso essere universalmente riconosciuto? Andrebbe contro tutti i principi della scienza.
":
 
Tuono Pettinato e Francesca Riccioni riescono a raccontare la vita di Alan, la seconda guerra mondiale e la tragedia della sua morte ammorbidendo la realtà ricorrendo alla figura di Biancaneve, onnipresente nella vita di Turing, come potrete scoprire leggendo il fumetto. Favola e realtà si fondono in un humor noir dai tratti allo stesso tempo fiabeschi e grotteschi: Hitler prende le sembianze della Strega Cattiva coi baffetti, le macchine crittografe sono robot giganti dalle fattezze umane, Alan stesso è rappresentato come una candida e incompresa Biancaneve. 



Enigma. La strana vita di Alan Turing, incontro con gli autori Tuono Pettinato e Francesca Riccioni, a seguire aperitivo
Libreria Popolare di via Tadino, via Tadino 18, Mercoledì 26 giugno alle ore 18:30

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giovedì 30 maggio 2013

Il Pride: l'orgoglio e i diritti contro l'omofobia


"il pride è una carnevalata" 
"C'è la gente nuda" 
"Perché deve essere così eccentrico?" 
"Ma che bisogno c'è di urlare ai quattro venti SIAMO GAY con una sfilata in paillettes?" 
"Ma orgoglio di che?" 

Il Milano Pride del 29 giugno si avvicina, e sappiamo che sentiremo queste affermazioni e queste domande. Forse è bene essere preparati con delle giuste risposte: una tirata storica sulle origini del (Gay) Pride può risultare pesantina, ma contiene gli spunti per riflettere.

Il Pride si festeggia sempre -o quasi- a fine Giugno in memoria dei cosiddetti "moti di Stonewall" (Stonewall riots) del 28 Giugno 1969 nel Greenwich Village di New York. A quei tempi, l'omosessualità era ancora ritenuta non solo un disturbo psichiatrico, ma era pure illegale. Era vietato vestire abiti del sesso opposto, e le università espellevano professori sospettati di essere omosessuali. In quegli anni migliaia di gay e lesbiche furono pubblicamente umiliati, fisicamente perseguitati, licenziati, imprigionati, o istituzionalizzati in ospedali psichiatrici. Nonostante tutto, nella Grande Mela sopravvivevano locali notturni dove le persone omosessuali potessero incontrarsi e lo Stonewall Inn era il gay bar per eccellenza. Nella notte del 28 Giugno la polizia fece l'ennesima retata nel locale, e per la prima volta la comunità transessuale e omosessuale, spalleggiata dal resto quartiere, oppose resistenza agli arresti e ai soprusi delle forze dell'ordine. Circa seicento persone si radunarono all'esterno del bar, e protestarono con un'unica voce le ingiustizie subite dalla comunità LGBT. L'anno successivo, sempre a New York, in memoria dei fatti accaduti, ebbe luogo il primo Gay Pride della storia.


Di fronte a ciò dovrebbe apparire chiaro che il Pride non è una carnevalata, ma è l'espressione di una comunità che chiede il riconoscimento dei propri diritti. Se al giorno d'oggi l'omosessualità non è più considerata una malattia e non è più perseguita legalmente (ma in non tutti i paesi), vi sono tanti altri motivi su cui è necessario non smettere di alzare la voce, in particolar modo in Italia, unico paese europeo oltre alla Grecia a non avere nessuna forma di tutela dei diritti delle persone LGBT. Parliamo ad esempio di una legge contro l'omofobia, del matrimonio o delle unioni civili tra persone dello stesso, la possibilità di rettifica dell’atto di nascita delle persone transessuali senza la necessità di intervento chirurgico di adeguamento degli organi sessuali.


Prendere parte ad un Pride non solo è divertente, ma fa anche bene.
Il Pride è musica, carri, colori, drag queen e paillettes, ma sono soprattutto sorrisi. Il Pride è AGEDO e Famiglie Arcobaleno. Il Pride è le associazioni e collettivi universitari e liceali, è il coraggio di prendere parte ad una manifestazione per i propri diritti per la prima volta. Il Pride è gli amici eterosessuali, che camminano insieme a te, all'inizio un po' timidi, alla fine lanciati sulle note della Carrà. E i sorrisi sono quelle spalle più leggere del peso di lottare ogni giorno contro i pregiudizi e le piccole e grandi paure, perché per quelle due ore ci si può sentire veramente liberi. Liberi di camminare tutti insieme, etero, gay, lesbiche, trans, amici, madri, padri e figli, per una società più giusta, più rispettosa, più inclusiva.


Scarica la Rainbow Map 2013 per vedere lo stato dei diritti LGBT in Europa

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mercoledì 29 maggio 2013

Il Teatro Elfo Puccini per il Milano Pride: guarda Shopping & Fucking a prezzo ridotto!


Il Teatro Elfo Puccini apre le sue porte in occasione del Milano Pride! Le repliche di "Shopping & Fucking" di mercoledi e di giovedì del mese di giugno saranno acquistabili al prezzo ridotto di 11,50€ (anziché 30,50€) dai possessori di Pride Card, tessera Arcigay o Arcilesbica. Dal 25 al 29 giugno il teatro ospiterà anche la mostra di Marina Abatista "Istruzioni per l'uso". 

"Shopping & Fucking" è uno spettacolo di Mark Ravenhill prodotto dal Teatro dell'Elfo che, commenta il regista Ferdinando Bruni, "descrive un mondo dove il denaro è tutto e gli individui sono solo consumatori. I giovani personaggi passano gran parte del loro tempo facendo shopping (quando non sono occupati in attività sessuali di varia natura) in un vuoto totale di memoria, di senso della storia, persino di caratteristiche individuali, in un vuoto disperato e irritante come una puntata del Grande Fratello."

I biglietti a prezzo ridotto per gli spettacoli del mercoledi e del giovedi di tutto il mese di giugno (ore 21) sono acquistabili presso le biglietterie del Teatro Elfo Puccini (Corso Buenos Aires, 33) esibendo in cassa le tessere convenzionate: la Pride Card, la tessera Arcigay o Arcilesbica. (Scarica la Pride Card)  "Shopping & Fucking" è in programma dal 3 al 29 giugno, dal lunedì al sabato alle ore 21. Per maggiori informazioni guarda la scheda di "Shopping & Fucking" sul sito del Teatro.


Shopping & Fucking di Mark Ravenhill, regia di Ferdinando Bruni  
presso Teatro Elfo Puccini Corso Buenos Aires, 33 Milano 
dal 3 al 29 giugno, lunedì-sabato, ore 21 
repliche convenzionate Pride Card/Arcigay/Arcilesbica: Mercoledì 5/12/19/26 - Giovedì 6/13/20/27 giugno (costo: 11,50€ anziché 30,50€). I soci Arcigay possono usufruire della convenzione a loro già riservata per tutte le altre repliche, al costo di 16,50 € 
per maggiori info: biglietteria@elfo.org 
www.elfo.org

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martedì 28 maggio 2013

Scopri la Milano Pride Card: sconti per tutti i gusti durante la Pride Week!

Per la Milano Pride Week abbiamo organizzato – a partire dal 24 giugno- una serie di eventi culturali, ricreativi e commerciali concentrati nel quartiere di Porta Venezia, e non solo. Molti di questi eventi sono organizzati autonomamente da esercizi commerciali che offrono agli ospiti della Pride Week sconti su prodotti e servizi.

Hanno aderito all’iniziativa molti ristoranti, bar, negozi di abbigliamento, librerie, fumetterie, oltre alla Feltrinelli, Elfo, Dancehaus e Saggiatore. L’elenco completo degli esercizi convenzionati ed il dettaglio degli sconti applicati li puoi trovare sul nostro sito.

Usufruire di questi sconti è facile; è sufficiente essere possessori di una tessera Arcigay, Arcilesbica oppure della Pride Card, scaricabile gratuitamente dal sito del Milano Pride in tre velocissimi step:
1) compilare il modulo di iscrizione nella sezione pride card del sito;
2) cliccare su “invia”
3) scaricare e stampare la pride card che verrà inviata direttamente alla mail indicata nel form.

I negozi convenzionati saranno contrassegnati da una vetrofania Milano Pride su cui è presente il QR code che conduce al form della pride card presente sul sito. La validità delle convenzioni coincide con la durata della pride week, per cui gli sconti saranno applicati solo dal 24 al 30 giugno 2013. Per ottenere lo sconto basterà esibire al momento dell’acquisto la tessera Arcigay, Arcilesbica oppure la copia cartacea o l'immagine su smartphone della Pride Card.

Ricordiamo che la Pride Card è gratuita; se però hai l’intenzione di sostenere le attività del Pride e delle associazioni che lo organizzano è possibile fare o rinnovare
La tessera Arcigay, al costo di 15€, presso: Sede sociale del Cig di Via Bezzecca 3, da lunedì a venerdì dalle h 15 alle h 20, oppure nello stand InfoCig:
o Tutte le domeniche (dalle h 20) al Join The Gap c/o Borgo dei sensi;
o Dal 19 al 24 giugno c/o Festival Mix, festival di cinema gaylesbico queer culture.
La tessera Arcilesbica presso la sede di Arcilesbica Zami in via Bezzecca 4, ongi martedi dalle 21 alle 23

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Nasce il progetto "Accessibilità Milano Pride": aiutateci!

Siamo lieti di annunciarvi che stiamo lavorando a un progetto di accessibilità per le persone sorde, resa mediante servizio di interpretariato in LIS (Lingua dei Segni Italiana) durante i maggiori eventi previsti all'interno del Milano Pride, che saranno segnalati sul sito ufficiale.

Il progetto Accessibilità Milano Pride nasce dalla constatazione che ancora oggi permangono imponenti barriere che impediscono alla comunità sorda di fruire pienamente dei contenuti. Milano ospita la maggiore comunità LGBT italiana e una delle più numerose comunità di persone sorde. Nella vita quotidiana accade che i soggetti sordi LGBT subiscano una doppia discriminazione: una da parte della maggioranza udente della popolazione, ancora oggi spesso mancante di conoscenze e intrisa di pregiudizio nei confronti dei sordi; l'altra sulla base dell'orientamento sessuale e/o dell'identità di genere, proveniente da componenti della comunità sorda e di quella udente.

L'obiettivo del progetto Accessibilità Milano Pride è quello di permettere alle persone sorde (LGBT e non solo) di accedere a informazioni, dibattiti, presentazioni di libri, al fine di concretizzare una maggiore e solida integrazione sociale, culturale e linguistica tra sordi e udenti.


Siamo alla ricerca di volontari e di volontarie con buona competenza in LIS e con esperienza di traduzione in simultanea al fine di rendere accessibile il maggior numero di eventi!

Vuoi partecipare? Oppure hai domande o suggerimenti? 
Contattaci scrivendo a: accessibilita.milanopride@outlook.com

clicca sul flyer per visualizzarlo, scaricarlo e condividerlo

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lunedì 27 maggio 2013

Filippo risponde a Davide. "Io, 17enne gay, non voglio essere compatito. La nostra battaglia non prevede sconfitti"

Sabato mattina il quotidiano "La Repubblica" ha pubblicato la lettera di Davide Tancredi, il grido d'aiuto di un diciasettenne gay che chiede allo stato italiano di essere ascoltato e considerato in quanto cittadino omosessuale. Perché Davide non si sente accettato in questo mondo "in cui non a tutti è data la fortuna di nascere eterosessuali". E perchè "un Paese che si dice civile non può abbandonare dei pezzi di sé". La lettera, intensa e commovente, ha suscitato un ampio dibattito interno al parlamento ma anche nella comunità omosessuale. Per questo oggi pubblichiamo la lettera di Filippo, anche lui diciassettenne e gay, che ieri ha voluto rispondere a Davide scrivendo a Repubblica. 


Caro direttore, caro Davide,
Mi chiamo Filippo, ho anch'io 17 anni, sono anch'io omosessuale. 
Quando ho letto la tua lettera sono stato travolto da un turbine d'emozioni: affetto, dolore, rabbia.
Ti sento vicino, insieme a te compio quotidianamente la mia lotta, per sopravvivere, per esistere, per contare. Il tuo dolore per un mondo ingiusto è il mio; il tuo scoramento per un'Italia cieca ed irrispettosa mi appartiene.
Proprio perché condivido il tuo cammino, le tue sofferenze non posso nasconderti il mio disappunto: io sono orgoglioso di quello che sono e le mie energie instancabilmente profuse per un mondo migliore mirano a far sì che ognuno di noi possa definirsi tale! Non voglio essere compatito, tantomeno bramo la carità delle persone.
Il nostro caro Don Gallo molto ha lasciato nella sua lunga ed intensa esistenza, una frase mi tocca più delle altre: l'omosessualità è un dono di Dio. A coloro i quali tu chiedi commiserazione, ricorda questo; nessuno mai farà pietà perchè eterosessuale o biondo. 
Il destino volubile lo creiamo noi, con i nostri silenzi, con le nostre paure e sfortunati siamo ad accettarlo.
Non dovremmo temere un rispetto ed un amore che coloro che si definiscono cristiani debbono ad ogni creatura di Dio. Non dovremmo limitarci alla pietà, perché la pietà si concede ai vinti!
La nostra battaglia di uguaglianza ed amore non prevede sconfitte né sconfitti, perché tutti perdono in un mondo violento!


"La Repubblica" ad oggi non ha ancora pubblicato la lettera di Filippo ma speriamo che queste sue valutazioni importanti possano contribuire al dibattito iniziato dal quotidiano.