venerdì 30 maggio 2014

IED - Istituto Europeo di Design & Istituto Italiano di Fotografia, insieme per il Milano Pride



Istituto Italiano di Fotografia collabora con Milano Pride provvedendo alla copertura fotografica e video di eventi legati alla comunità LGBTA di Milano durante tutto l'anno. Inoltre gli studenti di IIF gireranno due video promozionali: una campagna di sensibilizzazione e un video spot incentrato sulle offerte dell'associazione Milano Pride.

Il corso di Sound Design IED Istituto Europeo di Design Milano si occuperà della produzione di musica originale pensata ad hoc per la parata del MILANO PRIDE 2014,  rilasciata su creative commons e di libero utilizzo e sharing. Inoltre gli studenti cureranno la parte sonora relativa ai video spot/campagna del Milano Pride.

Le persone dei due Istituti coinvolte coinvolte sono:

Per IIF:
  • produzione e coordinamento: Alice Redaelli
  • studenti partecipanti: Elisa Legramandi, Giulia Rosco, Simona Bruno, Giovanni Nardi e Nicholas Bastianello

Per IED:
  • docente: Federica Colombo
  • studenti partecipanti: Alessandro Mascia, Gerhard Salizzoni, Gaetano Aliotta, Mariano Messuti e Davide Perrone



giovedì 29 maggio 2014

MILANO IN THE CLOSET - Percorso storico della Milano LGBT





Giovedì 26 e venerdì 27 giugno
Il team Les Parisiennes presenta

MILANO IN THE CLOSET

Percorso storico della Milano LGBT

In  occasione della pride week del Milano Pride 2014, il team Les Parisiennes presenta il tour storico MILANO IN THE CLOSET che ripercorre attraverso i secoli la vita, gli usi e i costumi LGBT della città dal Rinascimento Lombardo fino ai giorni nostri.

Les Parisiennes, il team di professionisti che propone eventi e attività culturali ricreative in italiano, inglese e francese per chi vuole migliorare le proprie competenze linguistiche, sostiene la Pride week milanese e propone MILANO IN THE CLOSET, il percorso nato dalla collaborazione con lo storico Giovanni Dall’Orto che parte dagli scritti e dalle testimonianze di alcuni tra i protagonisti più illustri di Milano che hanno vissuto in prima persona o si sono confrontati sul tema dell’omosessualità.


Si parte dal Castello Sforzesco, sede di tradimenti scandalosi e storie “proibite” del Rinascimento Lombardo di Leonardo da Vinci ma anche teatro di incontri clandestini della borghesia e cavalleria dell’ottocento. Si prosegue quindi verso Piazza della Scala per scoprire indiscrezioni su un noto autore della letteratura italiana e pettegolezzi fugaci, malelingue, insinuazioni e dietro le quinte del teatro dell’Opera Italiana per eccellenza... ma anche ambigui (o palesi?) riferimenti sui bassorilievi dei principali monumenti del centro. Dopo Galleria Vittorio Emanuele, uno tra i battuage più esclusivi d’Europa, il percorso continua da Palazzo Reale a Piazza Fontana, sede del Tribunale per i sodomiti che vennero giustiziati durante l’inquisizione e difesi a spada tratta nei secoli successivi da Cesare Beccaria nel celebre trattato “Dei Delitti e delle Pene”. Al termine del Tour, Les Parisiennes invitano e accompagnano gli ospiti in piazza Oberdan, epicentro della Pride week milanese


Questi sono solo alcuni dei racconti e delle testimonianze del percorso MILANO IN THE CLOSET. Un viaggio nella storia ma anche nella vita di molti uomini e donne che hanno combattuto, conquistato o sono stati vinti dallo spirito dei tempi. Un percorso ma anche uno spunto di riflessione sui temi attuali e sui diritti e sui doveri dei cittadini del XXI secolo.

INFO TOUR
LINGUA:

FRANCESE: Giovedì 26 giugno - h. 20.00
ITALIANO: Giovedì 26 giugno - h. 20.00
INGLESE: Venerdì 27 giugno - h. 20.00

Numero posti limitato, per partecipare è necessario iscriversi a

Durata percorso: 2h circa.

Costo: 25 €. Sconto PRIDE CARD GOLD: 20 €
Tesserati ArciGay -10%

Press: Enrico Zilli
3471682396
info@enricozilli.com


martedì 27 maggio 2014

Asessualità: La discriminazione



Come altre persone di orientamenti sessuali diversi dall'eterosessualità, gli asessuali sono soggetti a discriminazioni e violenze. In particolare, abbiamo già nominato uno studio che specifica come la comunità asessuale affronti le stesse problematiche affrontate dalle persone LGBT [“Intergroup bias toward 'Group X': Evidence of prejudice, dehumanization, avoidance, and discrimination against asexuals”, di Cara C. MacInnis e Gordon Hodson, 2012].

Molte persone, spinte dall'ignoranza e dall'odio verso la diversità, infatti considerano essere asessuali innaturale e “sbagliato”, nonostante le ricerche mostrino come in natura l'asessualità, o comportamenti riconducibili ad essa, sia sempre stata presente anche in specie diverse da quella umana. In una società ipersessualizzata come quella odierna, spesso gli asessuali vengono visti come esseri meno “umani” degli altri e sono soggetti a violenze fisiche e emotive.

In particolare, è piuttosto comune che gli asessuali siano sottoposti alla minaccia, se non addirittura all'attuazione, del cosiddetto stupro correttivo: alcuni individui pensano che siccome un asessuale non ha alcun desiderio nell'intraprendere una relazione fisica, il motivo sia che non hanno mai provato il sesso con loro o che abbiano avuto delle esperienze negative. La soluzione che viene quindi loro in mente sia forzare, e a tutti gli effetti violentare, la persona asessuale in questione per “guarirla”.


Quando nel 2013, una blogger ha postato sul suo blog personale su tumblr un post riguardante questo tipo di violenza, la risposta di un utente anonimo è stata: “L'asessualità non esiste. Sei solo disgustosa e nessuno ti voleva, e allora ti sei inventata una cosa per coccolare la tua patetica persona mentre piangi sul tuo cuscino. Inoltre, spero che ti violentino. Avrà un doppio beneficio, finalmente farai sesso e ti metteranno al tuo posto.”
Questo commento ha poi dato inizio sul blog a una serie di commenti da parte di altri asessuali che hanno condiviso le proprie esperienze con comportamenti simili.

Ma questa generale discriminazione è presente anche nei media e nelle strutture religiose, non solo online.

Un esempio è quello della Chiesa Cattolica che, come per gli altri casi delle persone LGBT, ha rifiutato le relazioni asessuali in quanto ogni relazione romantica deve essere tesa al matrimonio e il matrimonio ha come uno degli scopi fondamentali i figli, ottenuti naturalmente. Essenzialmente, il volersi sposare solo perché si vuole condividere la propria vita e festeggiare il proprio impegno non è sufficiente per la Chiesa, esattamente come per il resto della comunità LGBT. Alcune strutture interne alla Chiesa, il cui presunto scopo è l'educazione, alla domanda: “Come consideri una persona asessuale?”, rispondono: “Non una persona.”

Un altro esempio: nel 2012 quando il sessuologo Anthony Bogaert pubblicò il suo libro “Understanding Asexuality”, durante uno spezzone televisivo dedicato al libro nella trasmissione Fox News il conduttore e un gruppo di ospiti procedettero a ridicolizzare ed insultare gli asessuali fino al punto di chiamarli “lebbrosi” e al dire come tali andrebbero trattati.

In generale quindi, come si può vedere, le problematiche che si presentano alla comunità asessuale e alla comunità LGBT sono parallele, piuttosto simili se non addirittura identiche. Per esempio, siccome molti asessuali sono omo-romantici, bi-romantici o pan-romantici, questo significa che al pari di gay e lesbiche, la maggior parte degli Stati e dei governi non riconosce le loro unioni.

Questi parallelismi, oltre al fatto di appartenere ad un orientamento sessuale diverso dall'eterosessualità, hanno spinto gli asessuali ad unirsi al resto della comunità LGBT.

Soprattutto all'inizio, è capitato che l'asessualità non sia stata compresa dai membri di tali comunità, principalmente perché non viene immediatamente percepita come causa di discriminazione e pregiudizio. Come abbiamo visto non è questo il caso, e non appena questo è stato reso noto tramite l'educazione e l'informazione, si è formata una forte alleanza tra i gruppo LGBT e gli asessuali.
Oggi, grazie appunto agli sforzi di quella che ora è la comunità LGBTA (o per non escludere nessuno, LGBTQQIP2SAA), la presenza degli asessuali nei media, nelle conferenze e nei Pride è aumentata moltissimo, anche se come sempre ci sono sempre altri passi in avanti da fare.


Milano Pride è quindi orgoglioso di poter dire che stiamo lavorando perché alla parata del 28 Giugno gli asessuali siano presenti in maniera ufficiale.

Come sempre, chi fosse interessato a saperne di più può rivolgersi ad AVEN.

AVEN Italia: www.asexuality.org/it



lunedì 26 maggio 2014

A che punto è l’Italia? - Un questionario per sostenere la ricerca sui diritti LGBTI


È sabato sera e un bacio appassionato fra due fidanzati è interrotto da un urlo: “Piantatela con questa merda!” Un tipo corpulento si avvicina brandendo un oggetto di legno. Una serie di eventi riesce a scongiurare il peggio. Una scena familiare a gay e lesbiche italiani. Domenica mattina, però, un poliziotto bussa alla porta di casa: “Avete denunciato voi l’incidente? Datemi i dettagli e avvieremo le indagini”.

Dov’è accaduto? Primo indizio: non nel nostro Paese che, nella classifica ILGA sul rispetto dei diritti umani LGBTI in Europa, arranca trentaduesimo dietro democrazie ben più giovani. Secondo indizio: guardate più in alto in classifica, al primo posto. Se l’occhio non si è stancato, potrete leggere Regno Unito. In effetti la scena è ambientata a Londra.

Da cittadino e da ricercatore alla London School of Economics and Political Science, temo lo spread fra i diritti umani di Paesi avanzati come Italia e Regno Unito almeno quanto lo spread fra tassi d’interesse. Mi chiedo allora come ridurre questa distanza. Basta imitare legislazioni e best practices britanniche, oppure la percezione sociale dell’omosessualità è così diversa da rendere vana ogni emulazione? Oppure ancora bisogna intervenire sui meccanismi di partecipazione politica con cui l’opinione pubblica incide sulle scelte dei governanti? Da qui l’esigenza di un progetto di ricerca che metta a confronto le opinioni e i comportamenti politici in questi due Paesi.

La prima fase del progetto consiste in un questionario (per rispondere CLICCA QUI): partecipare richiede solo 6 minuti e dà la possibilità di vincere €50. La seconda fase è aperta a chiunque abbiaa risposto al questionario: sarà più interattiva e consentirà ai partecipanti di impiegare 10 minuti del loro tempo per dare un sostanziale apporto a un evento organizzato da BESt-Bocconi Equal Students, nell’ambito di Milano Pride 2014.

Durante l’evento, che si terrà il 23 giugno 2014 (data da confermare), si discuterà di differenze legislative e sociali fra Italia e Regno Unito e si esporranno i primi risultati del mio progetto. Rispondere al questionario avrà quindi un impatto sul dibattito pubblico in Italia e mi aiuterà a portare tematiche così importanti all’attenzione di altri economisti.

Per avere aggiornamenti sul progetto basta seguire questo blog e venire a Milano Pride 2014!

PS
Trattandosi di un sondaggio, sono tutti invitati a partecipare indipendentemente dalle opinioni e dall’orientamento sessuale.

Roberto Sormani
PhD student,