
Dov’è accaduto? Primo indizio: non nel
nostro Paese che, nella classifica
ILGA sul rispetto dei diritti umani LGBTI in Europa, arranca
trentaduesimo dietro democrazie ben più giovani. Secondo indizio: guardate più
in alto in classifica, al primo posto. Se l’occhio non si è stancato, potrete
leggere Regno Unito. In effetti la scena è ambientata a Londra.
Da cittadino e da ricercatore alla London School of Economics and
Political Science, temo lo spread fra i diritti umani di
Paesi avanzati come Italia e Regno Unito almeno quanto lo spread fra
tassi d’interesse. Mi chiedo allora come ridurre questa distanza. Basta imitare
legislazioni e best practices britanniche, oppure la percezione sociale
dell’omosessualità è così diversa da rendere vana ogni emulazione? Oppure
ancora bisogna intervenire sui meccanismi di partecipazione politica con cui
l’opinione pubblica incide sulle scelte dei governanti? Da qui l’esigenza di un
progetto di ricerca che metta a confronto le opinioni e i comportamenti
politici in questi due Paesi.

Durante l’evento, che si terrà il 23
giugno 2014 (data da confermare), si discuterà di differenze legislative e
sociali fra Italia e Regno Unito e si esporranno i primi risultati del mio
progetto. Rispondere al questionario avrà quindi un impatto sul dibattito
pubblico in Italia e mi aiuterà a portare tematiche così importanti
all’attenzione di altri economisti.
Per avere aggiornamenti sul progetto
basta seguire questo blog e venire a Milano Pride 2014!
PS
Trattandosi di un sondaggio, sono tutti
invitati a partecipare indipendentemente dalle opinioni e dall’orientamento
sessuale.
Roberto Sormani
PhD student,
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